martedì 5 febbraio 2008

V'inicio a dire come mi sento oggi


Il ballo di san vito


salsicce fegatini
viscere alla brace
e fiaccole danzanti
lamelle dondolanti
sul dorso della chiesa fiammeggiante
vino, bancarelle
terra arsa e rossa
terra di sud, terra di sud
terra di confine
terra di dove finisce la terra
e il continente se ne infischia
e non il vento
e il continente se ne infischia e non il vento
mustafà viene di affrica
e qui soffia il vento d'affrica
e ci dice tenetemi fermo
e ci dice tenetemi fermo
ho il ballo di s.vito e non mi passa
ho il ballo di s.vito e non mi passa
la desolazione che era nella sera
s'è soffiata via col vento
s'è soffiata via col rhum
s'è soffiata via da dove era ammorsata
vecchi e giovani pizzicati
vecchi e giovani pizzicati
dalla taranta, dalla taranta
dalla tarantolata
cerchio che chiude, cerchio che apre
cerchio che stringe, cerchio che stringe
cerchi che abbraccia e poi ti scaccia
ho il ballo di s.vito e non mi passa
ho il ballo di s.vito e non mi passa
dentro il cerchio del voodoo mi scaravento
e lì vedo che la vita è quel momento
scaccia satanassa
scaccia scaccia il diavolo che ti passa
scaccia il male che ci ho dentro o non stò fermo
scaccia il male che ci ho dentro o non stò fermo
a noi due balliam la danza delle spade
fino allo squarcio rosso dell'alba
nessuno che mi aspetta, nessuno che mi aspetta
nessuno che mi aspetta o mi sospetta
il cerusico ci ha gli occhi ribaltati
il curato non se ne cura
il ragioniere non ragiona
santo paolo non perdona
ho il ballo di s.vito e non mi passa
ho il ballo di s.vito e non mi passa
questo è il male che mi porto da trent'anni addosso
fermo non so stare in nessun posto
rotola rotola il masso
rotola addosso, rotola in basso
e il muschio non si cresce sopra il sasso
e il muschio non si cresce sopra il sasso
scaccia scaccia satanassa
scaccia il diavolo che ti passa
le nocche si consumano
ecco iniziano i tremmori
della taranta, della taranta
della tarantolata…

agitato all'inverosimile, ho qualcosa che mi costringe a muovermi, mi rosica dall'interno, più o meno alla bocca dello stomaco. E' una morsa che stringe come fossi ricco d'emozioni che però non riesco effettivamente a tangere.. e son qui, con le stesse parole di ieri, con gli stessi pensieri, e spero al più presto di comprendere quel passaggio mancante.. sta succedendomi qualcosa che non so, e non ne conosco neanche la ragione.. ho il ballo di S. Vito e non mi passa.. non mi passa.. no...