martedì 13 novembre 2007

senza parole

non è per citare vasco rossi... ma non mi viene in mente altro titolo per commentare ciò che succede ormai spesso in italia.



mi sembra di rivivere uno di quei vecchi film stile ghostbusters dove c'è qualcosa di maligno che contamina la società... solo non si trovano gli eroi pronti a salvare la terra da questo odio.
ho detto odio, si; l'odio ci consuma e ci nasconde il valore della vita umana, non riesco a spiegarmi come sia possibile pensare di uccidere qualcuno, o anche solo rischiare di farlo. io non sono capace di immaginare il dolore che ha colpito la famiglia di gabriele sandri, scomparso a causa di uno scabroso incidente; ma non comprendo la reazione di un'italia che scende in piazza, negli stadi, a rischiare altre vite, a scatenare violenza. che razza di manifestazione è questa nei confronti di una persona che ha lasciato, purtroppo, questa terra?
si poteva evitare di andare allo stadio, evitare scontri, cancellare per un giorno l'importanza del campionato di calcio e scendere in piazza, in silenzio, per gabriele, per dargli importanza e un ultimo saluto, perchè ci ha lasciati, senza che comunque la sua dipartita abbia niente a che fare con il nostro campionato di calcio.

ciao gabriele... e, se tu puoi, fai qualcosa per noi da dove sei ora!

venerdì 19 ottobre 2007

venerdì 7 settembre 2007

hermes innamorato


Il giudice emanò la sua sentenza indiscutibile: "COLPEVOLE".
Fuori di quel tribunale le genti l'osservavano, possibilmente a distanza.
Non potevano capirlo, né condividere la sua pena.
Aprì la portiera dell'auto e vi s'infilò guardingo, per fuggire da quel mondo.
La sensazione di libertà datagli dalla pressione del piede destro sul gas non pareva reale, fu felice per qualche istante, poi rabbioso; imboccò la statale provando una sorta di sfogo, come avesse sferrato un cazzotto ad un muro; uno sfogo carico di dolore.
Il motore tossì due volte e smise di fargli compagnia.
D'improvviso si rese conto di essere in un luogo sconosciuto, i suoi occhi si scontrarono con i monti che lo circondavano con un fragore tale da fargli sbattere l'anima nel petto, ed ella prese il sopravvento.
Passarono ore incalcolabili, aveva pensato a lungo, la sua colpa gli picchiava nel cranio mentre un tramonto troppo rosso gli ardeva le pupille, e, lacrimante, si accasciò su sé stesso addormentandosi fra l'erba alta.

Il suono della sveglia la distolse da quel caldo abbraccio d'amore che popolava i suoi sogni.
Quei grandi occhi non volevano aprirsi, lo schiudersi delle palpebre sembrò durare un'eternità.
Mancava qualcosa dinanzi a lei, non era lì che aveva dormito.
Dov'erano i monti che le avevano mostrato quel meraviglioso tramonto? E dove l'erba umida che le aveva accarezzato la pelle? Nella sua stanza da letto il tempo si fermò.
Quelle sensazioni che le impregnavano l'anima non erano sue, aveva vissuto in qualcun altro, forse per qualcun altro.
La trasparenza della finestra chiusa non poté regalarle altro che un grigio cielo piangente lacrime amare; quel gocciolio piovano rigava il vetro come i rivoli che le cadevano dagli occhi segnavano il suo viso nell'attimo in cui capì di aver goduto dei sentimenti, né in né per, ma solo GRAZIE a qualcuno, chiunque fosse.
Fu per esprimere tale gratitudine che si convinse; quel giorno, senza alcun apparente motivo per chi la circondava, decise di tornare a vivere.

Il panorama lo aveva abbandonato, insieme ai pensieri.
Ricordava la condanna, mentre tutto gli scompariva intorno, come se quell'effimero tribunale l'avesse appena giudicato: "COLPEVOLE... D'AMORE!".
Trafitto al cuore intuì che in realtà quella non poteva essere una fottuta colpa, se solo lui fosse esistito...

sabato 1 settembre 2007

TU TI LAMENTI, MA CHE TI LAMENTI


Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...

Un servo tempo fa dinta 'na piazza,
prigava Cristu 'n croce e ci dicia:
"Cristu, lu mi patruni mi strapazza,
mi tratta comu un cane pi la via,
si pigghia tutto co la so' manazza,
mancu la vita mia dici ch'è mia...
Distruggila, Gesù, sta Malarazza!
Distruggila, Gesù, fallo pi mmia! Sì..fallo pi mmia!"

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...

Ricordati che ogni persona ha una sua dignità,
sogni, emozioni che la vita ci dà.
C'è chi ancora per il potere ha venduto l'Anima,
disposto a distruggere ogni briciola di verità.
C'è chi dice "Non mi va, non mi va, non mi va,
se c'è chi domina, sgomina, insulta la mia umanità!
Guerra chiama guerra! Lutto per la mia identità!
Nonostante troppe troppe siano le difficoltà!
Stato di calamità, suddito di società,
schedato dalla realtà, schierato in cattività
contro la meschinità, pronto anche a tutto (si sa),
non credo all'immunità di chi sta sopra a guardare
e alla mia gente che da menzogne e tranquillità
solo per chi sta al di là di questo bel varietà!
Presidente e Marajà, oggi di servilità
pagherete tutto spero non nell'al di là!

e Cristo m'arrispunne dalla croci:
"Forse si so spezzati li to vrazza?
Cu voli la giustizia si la fazza!
Nisciun'ormai 'cchiù la farà pi ttia!
Si tu si 'n'uomo e nun si testa pazza,
ascolta beni sta sintenzia mia,
ca iu 'nchiudatu 'n croce nun saria
s'avessa fatto ciò ca dico a ttia...
ca iu 'nchiudatu 'n croce nun saria!"

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...

"Se 'nta stu munnu c'è la Malarazza,
cu voli la giustizia si la fazza!
Se 'nta stu munnu c'è la Malarazza,
cu voli la giustizia si la fazza!"

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti....

"roy paci & aretuska"

lunedì 27 agosto 2007

NON SARAI MAI SOLA!


Se rimaniamo insieme potremo anche volare
potremo attraversare questo mare

se rimaniamo insieme nelle diversità
insieme scopriremo la nostra unicità
se noi si resta insieme saremo la continuità

se rimaniamo insieme sarà vera libertà
per la vita che verrà tu non sarai mai sola

se rimaniamo insieme se ci diciamo tutto
se insieme seminiamo insieme coglieremo il frutto
se noi si resta insieme sarà una meraviglia
se rimaniamo insieme saremo una famiglia
per la vita che verrà
tu non sarai mai sola sotto questo cielo

io non sarò mai sono sotto questo cielo


noi rimarremo insieme se noi ci capiremo

se ci perdoneremo gli sbagli che faremo

noi rimarremo insieme se avremo volontà

se riusciremo insieme a darci libertà
per la vita che verrà
tu non sarai mai sola
sotto questo cielo,
io non sarò mai solo, sotto questo cielo


per la vita che verrà
tu non sarai mai sola, MAI !



Jovanotti

giovedì 31 maggio 2007

SARA TI AMO!!!

zaino in spalla

ho camminato parecchio... spero che parecchio camminerò ancora... se posso farlo ancora è grazie a momenti come questo.
quando lungo il cammino ritrovi posti familiari, amici che sanno darti parole di conforto o persino l'amore, non puoi fermarti a goderteli.. devi spingerli sul tuo cammino e proseguire, fartene carico... possono alleggerirti o appesantirti, in ogni caso devi portarli in spalla, fanno parte del tuo zaino e tuo compito è non cedere sotto il suo peso. ho ricevuto una lettera (era una mail, ma preferisco dirla lettera), mi ha caricato d'emozione; porterò anche questo peso per la mia strada, e forse un giorno giungerò alla meta (se c'è); la cosa più difficile sarà non togliere niente dal sacco.. tutto ciò che viaggia con me, giungerà con me!

mercoledì 30 maggio 2007

pensieri lanciati


non c'è niente di particolare nell'essere... essere è vivere, e ciò può essere tragico quanto meraviglioso in base alle proprie manovre... certo ormai è che son chiuso, inerte.. ogni giorno che passa si chiude una strada, e non se ne apre un'altra.
bisogna ch'io mi spinga all'orizzonte, e oltre, e avanti ancora per poter dire d'essere stato. tutto questo velocemente, il più in fretta possibile; perchè non si possa dire che il dormiente non si sia svegliato.. sveglio lo è, fin troppo.. ma impotente, indebolito dalle forze spese per rinascere; qualcuno mi ha accompagnato fin qui, qualcuno mi ha salutato tanto tempo fa, qualcuno mi accompagna ancora... per tutti costoro
CIAOEGRAZIE

to work or not to work? this is the problem!!!


s' fatijg... o nun se fatijg... che natu cazz' ej probblem!?!! ij me magne i' men, e for chiov!!! che strunz ch'eej quill!!!