martedì 11 marzo 2008

deluso da me stesso


stessa storia, stesso posto, stesso bar... in realtà il bar non c'entra... ma la storia è la più classica che esista:

si parte da un punto stabile.. e ci si immette un problema.. l'eroe combatte, e perde.. la voglia di continuare a sforzarsi scarseggia.. e finalmente arriva qualcuno.. un altro elemento del racconto.. spesso un fantasma, un gesto, una cosa inconscia.. è un calcio nel culo.. e l'eroe riprende la sua cavalcata verso la libertà... e all'alba vinceràààààààààààààà...

applausi...

applausi...

p.s. per far sì che l'alba non sia poi così lontana.. il calcio nel culo dev'essere bello forte...

applausi...

applausi...

ciaoegrazie!

martedì 5 febbraio 2008

V'inicio a dire come mi sento oggi


Il ballo di san vito


salsicce fegatini
viscere alla brace
e fiaccole danzanti
lamelle dondolanti
sul dorso della chiesa fiammeggiante
vino, bancarelle
terra arsa e rossa
terra di sud, terra di sud
terra di confine
terra di dove finisce la terra
e il continente se ne infischia
e non il vento
e il continente se ne infischia e non il vento
mustafà viene di affrica
e qui soffia il vento d'affrica
e ci dice tenetemi fermo
e ci dice tenetemi fermo
ho il ballo di s.vito e non mi passa
ho il ballo di s.vito e non mi passa
la desolazione che era nella sera
s'è soffiata via col vento
s'è soffiata via col rhum
s'è soffiata via da dove era ammorsata
vecchi e giovani pizzicati
vecchi e giovani pizzicati
dalla taranta, dalla taranta
dalla tarantolata
cerchio che chiude, cerchio che apre
cerchio che stringe, cerchio che stringe
cerchi che abbraccia e poi ti scaccia
ho il ballo di s.vito e non mi passa
ho il ballo di s.vito e non mi passa
dentro il cerchio del voodoo mi scaravento
e lì vedo che la vita è quel momento
scaccia satanassa
scaccia scaccia il diavolo che ti passa
scaccia il male che ci ho dentro o non stò fermo
scaccia il male che ci ho dentro o non stò fermo
a noi due balliam la danza delle spade
fino allo squarcio rosso dell'alba
nessuno che mi aspetta, nessuno che mi aspetta
nessuno che mi aspetta o mi sospetta
il cerusico ci ha gli occhi ribaltati
il curato non se ne cura
il ragioniere non ragiona
santo paolo non perdona
ho il ballo di s.vito e non mi passa
ho il ballo di s.vito e non mi passa
questo è il male che mi porto da trent'anni addosso
fermo non so stare in nessun posto
rotola rotola il masso
rotola addosso, rotola in basso
e il muschio non si cresce sopra il sasso
e il muschio non si cresce sopra il sasso
scaccia scaccia satanassa
scaccia il diavolo che ti passa
le nocche si consumano
ecco iniziano i tremmori
della taranta, della taranta
della tarantolata…

agitato all'inverosimile, ho qualcosa che mi costringe a muovermi, mi rosica dall'interno, più o meno alla bocca dello stomaco. E' una morsa che stringe come fossi ricco d'emozioni che però non riesco effettivamente a tangere.. e son qui, con le stesse parole di ieri, con gli stessi pensieri, e spero al più presto di comprendere quel passaggio mancante.. sta succedendomi qualcosa che non so, e non ne conosco neanche la ragione.. ho il ballo di S. Vito e non mi passa.. non mi passa.. no...

martedì 13 novembre 2007

senza parole

non è per citare vasco rossi... ma non mi viene in mente altro titolo per commentare ciò che succede ormai spesso in italia.



mi sembra di rivivere uno di quei vecchi film stile ghostbusters dove c'è qualcosa di maligno che contamina la società... solo non si trovano gli eroi pronti a salvare la terra da questo odio.
ho detto odio, si; l'odio ci consuma e ci nasconde il valore della vita umana, non riesco a spiegarmi come sia possibile pensare di uccidere qualcuno, o anche solo rischiare di farlo. io non sono capace di immaginare il dolore che ha colpito la famiglia di gabriele sandri, scomparso a causa di uno scabroso incidente; ma non comprendo la reazione di un'italia che scende in piazza, negli stadi, a rischiare altre vite, a scatenare violenza. che razza di manifestazione è questa nei confronti di una persona che ha lasciato, purtroppo, questa terra?
si poteva evitare di andare allo stadio, evitare scontri, cancellare per un giorno l'importanza del campionato di calcio e scendere in piazza, in silenzio, per gabriele, per dargli importanza e un ultimo saluto, perchè ci ha lasciati, senza che comunque la sua dipartita abbia niente a che fare con il nostro campionato di calcio.

ciao gabriele... e, se tu puoi, fai qualcosa per noi da dove sei ora!

venerdì 19 ottobre 2007

venerdì 7 settembre 2007

hermes innamorato


Il giudice emanò la sua sentenza indiscutibile: "COLPEVOLE".
Fuori di quel tribunale le genti l'osservavano, possibilmente a distanza.
Non potevano capirlo, né condividere la sua pena.
Aprì la portiera dell'auto e vi s'infilò guardingo, per fuggire da quel mondo.
La sensazione di libertà datagli dalla pressione del piede destro sul gas non pareva reale, fu felice per qualche istante, poi rabbioso; imboccò la statale provando una sorta di sfogo, come avesse sferrato un cazzotto ad un muro; uno sfogo carico di dolore.
Il motore tossì due volte e smise di fargli compagnia.
D'improvviso si rese conto di essere in un luogo sconosciuto, i suoi occhi si scontrarono con i monti che lo circondavano con un fragore tale da fargli sbattere l'anima nel petto, ed ella prese il sopravvento.
Passarono ore incalcolabili, aveva pensato a lungo, la sua colpa gli picchiava nel cranio mentre un tramonto troppo rosso gli ardeva le pupille, e, lacrimante, si accasciò su sé stesso addormentandosi fra l'erba alta.

Il suono della sveglia la distolse da quel caldo abbraccio d'amore che popolava i suoi sogni.
Quei grandi occhi non volevano aprirsi, lo schiudersi delle palpebre sembrò durare un'eternità.
Mancava qualcosa dinanzi a lei, non era lì che aveva dormito.
Dov'erano i monti che le avevano mostrato quel meraviglioso tramonto? E dove l'erba umida che le aveva accarezzato la pelle? Nella sua stanza da letto il tempo si fermò.
Quelle sensazioni che le impregnavano l'anima non erano sue, aveva vissuto in qualcun altro, forse per qualcun altro.
La trasparenza della finestra chiusa non poté regalarle altro che un grigio cielo piangente lacrime amare; quel gocciolio piovano rigava il vetro come i rivoli che le cadevano dagli occhi segnavano il suo viso nell'attimo in cui capì di aver goduto dei sentimenti, né in né per, ma solo GRAZIE a qualcuno, chiunque fosse.
Fu per esprimere tale gratitudine che si convinse; quel giorno, senza alcun apparente motivo per chi la circondava, decise di tornare a vivere.

Il panorama lo aveva abbandonato, insieme ai pensieri.
Ricordava la condanna, mentre tutto gli scompariva intorno, come se quell'effimero tribunale l'avesse appena giudicato: "COLPEVOLE... D'AMORE!".
Trafitto al cuore intuì che in realtà quella non poteva essere una fottuta colpa, se solo lui fosse esistito...

sabato 1 settembre 2007

TU TI LAMENTI, MA CHE TI LAMENTI


Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...

Un servo tempo fa dinta 'na piazza,
prigava Cristu 'n croce e ci dicia:
"Cristu, lu mi patruni mi strapazza,
mi tratta comu un cane pi la via,
si pigghia tutto co la so' manazza,
mancu la vita mia dici ch'è mia...
Distruggila, Gesù, sta Malarazza!
Distruggila, Gesù, fallo pi mmia! Sì..fallo pi mmia!"

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...

Ricordati che ogni persona ha una sua dignità,
sogni, emozioni che la vita ci dà.
C'è chi ancora per il potere ha venduto l'Anima,
disposto a distruggere ogni briciola di verità.
C'è chi dice "Non mi va, non mi va, non mi va,
se c'è chi domina, sgomina, insulta la mia umanità!
Guerra chiama guerra! Lutto per la mia identità!
Nonostante troppe troppe siano le difficoltà!
Stato di calamità, suddito di società,
schedato dalla realtà, schierato in cattività
contro la meschinità, pronto anche a tutto (si sa),
non credo all'immunità di chi sta sopra a guardare
e alla mia gente che da menzogne e tranquillità
solo per chi sta al di là di questo bel varietà!
Presidente e Marajà, oggi di servilità
pagherete tutto spero non nell'al di là!

e Cristo m'arrispunne dalla croci:
"Forse si so spezzati li to vrazza?
Cu voli la giustizia si la fazza!
Nisciun'ormai 'cchiù la farà pi ttia!
Si tu si 'n'uomo e nun si testa pazza,
ascolta beni sta sintenzia mia,
ca iu 'nchiudatu 'n croce nun saria
s'avessa fatto ciò ca dico a ttia...
ca iu 'nchiudatu 'n croce nun saria!"

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...

"Se 'nta stu munnu c'è la Malarazza,
cu voli la giustizia si la fazza!
Se 'nta stu munnu c'è la Malarazza,
cu voli la giustizia si la fazza!"

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti....

"roy paci & aretuska"

lunedì 27 agosto 2007

NON SARAI MAI SOLA!


Se rimaniamo insieme potremo anche volare
potremo attraversare questo mare

se rimaniamo insieme nelle diversità
insieme scopriremo la nostra unicità
se noi si resta insieme saremo la continuità

se rimaniamo insieme sarà vera libertà
per la vita che verrà tu non sarai mai sola

se rimaniamo insieme se ci diciamo tutto
se insieme seminiamo insieme coglieremo il frutto
se noi si resta insieme sarà una meraviglia
se rimaniamo insieme saremo una famiglia
per la vita che verrà
tu non sarai mai sola sotto questo cielo

io non sarò mai sono sotto questo cielo


noi rimarremo insieme se noi ci capiremo

se ci perdoneremo gli sbagli che faremo

noi rimarremo insieme se avremo volontà

se riusciremo insieme a darci libertà
per la vita che verrà
tu non sarai mai sola
sotto questo cielo,
io non sarò mai solo, sotto questo cielo


per la vita che verrà
tu non sarai mai sola, MAI !



Jovanotti